Domande al via per la Carta Spesa 2025: famiglie, ecco come ottenere 200 o 300 euro subito

Un SMS che arriva con un codice e la notifica di un piccolo aiuto economico: così si presenta la Carta Spesa da 200 euro o 300 euro, pensata per famiglie in difficoltà che devono sostenere spese quotidiane. Non è una tessera fisica ma un credito attivabile con codice fiscale e PIN, spendibile esclusivamente per generi di prima necessità e carburante. Nel corso dell’anno gli uffici comunali hanno messo a punto procedure digitali per semplificare l’accesso, ma resta fondamentale conoscere limiti, priorità e tempistiche prima di fare domanda.

Chi può richiederla e quanto vale

La misura si rivolge a nuclei familiari composti da una o due persone, con un ISEE in corso non superiore a 15.000 euro. La logica è semplice: aiuti mirati per chi ha redditi più bassi. La somma riconosciuta è di 200 euro per i nuclei monocomponenti e di 300 euro per le coppie. Il fondo complessivo è limitato e, come specificato dai bandi comunali, ammonta a circa 170.000 euro, destinato a circa seicento famiglie, con una graduatoria che privilegia chi dichiara il valore ISEE più basso. In caso di parità si tiene conto dell’ordine cronologico di presentazione della domanda.

La forma dello strumento è digitale: non si riceve una carta plastificata ma un codice temporaneo via SMS che attiva il credito. Il credito digitale può essere speso negli esercizi aderenti presentando il codice fiscale e il PIN; ogni pagamento viene scalato automaticamente dal saldo. Sono ammessi acquisti di generi alimentari, prodotti per l’igiene e alcuni prodotti sanitari venduti in farmacia, mentre restano esclusi gli alcolici e i beni non essenziali. Un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità che l’ISEE sia completo e aggiornato alla scadenza del bando: omissioni comportano esclusione automatica.

Come presentare la domanda, tempi e utilizzo

Le domande si presentano esclusivamente online, attraverso la sezione servizi del sito comunale indicato nel bando — nel caso riportato, il Comune di Pisa — con accesso tramite SPID, CIE o CNS. Il periodo utile per la presentazione va dal 30 giugno al 30 luglio; al termine della finestra verrà stilata la graduatoria in base ai criteri previsti. La candidatura è tracciata: il sistema rilascia un numero di protocollo via email utile per seguire l’esito. Per chi non ha dimestichezza con le procedure digitali, il Comune mette a disposizione sportelli di assistenza, CAF e centri polifunzionali che offrono supporto su appuntamento.

Una volta pubblicata la graduatoria, i beneficiari ricevono un SMS contenente l’importo assegnato e il PIN per attivare il saldo residuo. L’erogazione avviene normalmente entro un mese dalla chiusura del bando; il credito è immediatamente disponibile su piattaforma digitale e si utilizza fino a esaurimento. I negozi convenzionati aggiornano in tempo reale il credito residuo dopo ogni transazione. La carta può essere monitorata tramite il portale online: qui si vede l’importo assegnato, l’elenco delle spese effettuate e i punti vendita aderenti. Il PIN rimane l’unico strumento di accesso, quindi la sua custodia è importante.

Il credito deve essere speso entro il 31 dicembre 2025: eventuali somme non utilizzate saranno annullate e non rimborsate. Questo vincolo spinge a programmare gli acquisti e a controllare il saldo con regolarità. Un aspetto che emerge nelle amministrazioni locali è la necessità di bilanciare rapidità di erogazione e controlli amministrativi: per molti beneficiari la carta rappresenta un sollievo immediato nella vita quotidiana, soprattutto in città dove i costi di gestione familiare sono più alti.

Lascia un commento