Casalinghe con 57 anni: pensione possibile già ora, la regola che in pochi conoscono

La scena è quotidiana: una cucina al mattino, una donna che organizza la giornata di casa, le spese, i figli. Per molti questo lavoro non ha riconoscimento economico né contributivo, eppure incide sulla vita familiare come un lavoro a tutti gli effetti. In Italia la regola generale porta alla pensione intorno ai 67 anni e richiede anni di contributi; chi non ha accumulato versamenti finisce spesso nella cosiddetta pensione sociale, un sostegno limitato. Ma c’è una possibilità meno nota che riguarda chi svolge attività di cura e gestione familiare senza retribuzione: esiste un fondo dedicato alle casalinghe che può trasformare anni di lavoro domestico in un elemento di tutela economica concreto, e in alcuni casi anticipare l’accesso a una pensione.

Il fondo per le casalinghe e la possibilità di pensione

Nel sistema previdenziale italiano è stato istituito un fondo apposito che riguarda le persone che svolgono il lavoro domestico non retribuito. Si tratta di una misura pensata per riconoscere contributi volontari a chi, per scelta o per necessità, non ha avuto una carriera lavorativa tradizionale. Il fondo è attivo dal 1° gennaio 1997 e permette a cittadini e cittadine di età compresa tra i 18 e i 65 anni di iscriversi e versare contributi per maturare diritti pensionistici.

Secondo quanto previsto, l’INPS gestisce le iscrizioni e le istruzioni per il versamento dei contributi: sul sito dell’Istituto sono disponibili le informazioni operative, mentre patronati e sportelli territoriali forniscono assistenza per le domande. Un dettaglio che molti sottovalutano è che questo percorso non è riservato esclusivamente a chi ha svolto lavori occasionali: anche chi non ha mai avuto un rapporto di lavoro formale può aderire e costruire una posizione contributiva. Per alcune beneficiarie, la combinazione di anni di versamento e requisiti anagrafici può portare a un diritto pensionistico anticipato rispetto alle regole generali.

Un aspetto che sfugge a chi vive nelle grandi città è che, in diverse realtà locali, sono già diversi i casi di persone che hanno trasformato versamenti volontari in un reddito integrato. Per questo è importante valutare caso per caso e non scartare a priori la possibilità.

Casalinghe con 57 anni: pensione possibile già ora, la regola che in pochi conoscono
Casalinghe con 57 anni: pensione possibile già ora, la regola che in pochi conoscono – agevolazionibonus.it

Come funziona nella pratica e chi può beneficiarne

Per accedere a questa forma di tutela è necessario iscriversi al fondo casalinghe e procedere al versamento dei contributi volontari. La platea potenziale comprende donne e uomini che svolgono attività domestica non retribuita e che hanno tra i 18 e i 65 anni al momento dell’iscrizione; l’iscrizione è gestita dall’INPS e richiede il rispetto di scadenze e modalità di pagamento stabilite dall’Istituto. Un dettaglio che molti sottovalutano: i contributi versati oggi concorrono alla formazione della futura pensione, e non sono convertibili in forme di reddito immediate.

La misura è rilevante anche per chi non ha mai lavorato: con un monte contributivo consistente — ad esempio con circa 35 anni di contributi — la pensione può raggiungere cifre significative, attorno a 1.000 euro al mese in casi indicativi citati da vari studi di settore. Questo valore dipende dall’entità dei versamenti e dai criteri di calcolo contributivo adottati dall’INPS, dunque varia da persona a persona. Un fenomeno che in molti notano solo analizzando la propria posizione previdenziale: spesso basta una verifica per capire se la strada è praticabile.

Per chi vuole approfondire, il passo pratico è richiedere informazioni presso l’INPS o un patronato, verificare la propria situazione anagrafica e contributiva e valutare la sostenibilità dei versamenti. In molte famiglie con un solo reddito questa opzione può rappresentare un paracadute importante, mentre per chi è single e senza carriera lavorativa potrebbe essere l’unica via per ottenere un reddito pensionistico dignitoso. Nella vita quotidiana, la possibilità di trasformare anni di cura in protezione economica cambia il profilo di molte famiglie e porta a ripensare il valore del lavoro domestico.

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