Poste Italiane avvia ricerche per portalettere, sportellisti e impiegati: opportunità 2025 da scoprire

I furgoni e gli scooter delle Poste sfrecciano in quartieri e paesi: dietro ogni consegna c’è una catena di selezione che continua a rinnovarsi. In questi mesi Poste Italiane cerca personale per la consegna della corrispondenza e per ruoli di sportelleria, logistica e tecnologie, raccogliendo candidature attraverso la sezione Lavora con noi. Chi valuta una candidatura trova offerte che vanno dal ruolo di portalettere a posizioni tecniche e commerciali, con contratti diversi a seconda delle esigenze. Un dettaglio che molti sottovalutano: la visibilità degli annunci non sempre coincide con la disponibilità immediata del posto, ma segnala l’apertura della raccolta candidati per aree territoriali.

Le posizioni aperte e il piano di assunzioni

La rete nazionale cerca personale su più fronti: dalle attività di recapito alle sedi centrali per funzioni tecniche e digitali. L’azienda ha definito un piano di inserimenti che, nel biennio indicato negli accordi sindacali, prevede migliaia di nuove assunzioni: si parla di oltre 7.500 ingressi complessivi, con più di 5.400 destinati al ruolo di portalettere e addetti al recapito postale. Oltre ai postini, le aperture riguardano operatori di sportello, consulenti finanziari, profili STEM per i reparti digital & operations e figure tecniche per logistica e infrastrutture.

Il reclutamento è distribuito sull’intero territorio nazionale e le esigenze variano per Regione e provincia. Per i portalettere le assunzioni sono solitamente con contratto a tempo determinato per coprire assenze, picchi stagionali o esigenze locali; per altri profili sono previsti contratti a termine, a tempo indeterminato o tirocini formativi. Un aspetto che sfugge a chi vive in città: la ripartizione dei posti è modulata dalle Aree Territoriali, quindi la disponibilità può cambiare rapidamente in base ai flussi di lavoro.

Chi intende candidarsi dovrebbe avere il diploma o la laurea, mentre per i postini non è richiesta esperienza specifica. Nei bandi possono comparire requisiti aggiuntivi — patente, conoscenza di lingue per aree particolari, o iscrizione a categorie protette — che incidono sulla scelta dell’area di assegnazione.

Come funziona la selezione: test, colloquio e prova pratica

La procedura di selezione segue passaggi chiari e ripetuti: invio del curriculum tramite la piattaforma aziendale, preselezione e somministrazione di un test online di ragionamento logico-matematico. I candidati che superano questa fase vengono poi convocati per un colloquio e, per i ruoli di recapito, per una prova pratica di guida su motomezzo 125 cc carico di posta. Un dettaglio che molti sottovalutano è la tempistica: dalle convocazioni via mail al completamento delle prove possono passare settimane, perciò è importante monitorare la casella e rispondere prontamente.

La comunicazione per la prova online viene gestita da società esterne incaricate della somministrazione del test; il messaggio contiene tutte le istruzioni operative e il link per sostenere la prova entro il termine indicato. Superata la prova su web, il colloquio finale valuta competenze relazionali e la conoscenza dei servizi offerti dall’azienda. Per le prove pratiche di guida è richiesta dimestichezza con veicoli a due ruote e il possesso della patente necessaria.

Al primo incontro in sede è richiesto di portare la documentazione che attesti il titolo di studio e altri certificati eventualmente richiesti nel bando. Un fenomeno che in molti notano solo in sede di selezione è la necessità di presentare documenti aggiornati e leggibili: fotocopie sbiadite o certificati non corrispondenti possono ritardare l’esito del processo. Se il candidato risulta idoneo alle fasi, entra in graduatoria secondo le modalità indicate dalla normativa aziendale.

Contratti, retribuzioni e possibilità di stabilizzazione

Per i portalettere la formula più comune è il contratto a tempo determinato, con durata spesso breve (3–4 mesi) o semestrale (6 mesi) a seconda delle esigenze locali. Lo stipendio base netto per un portalettere junior si aggira indicativamente tra i 1.160 e i 1.300 euro al mese; questo valore può aumentare con ore straordinarie e indennità variabili. Un dettaglio che molti candidati non considerano è la presenza di maggiorazioni per lavoro notturno, festivo e per particolari trasferte, tutte regolate dal contratto collettivo.

Per gli operatori di sportello la retribuzione indicativa è di circa 1.200 euro netti al mese, a cui si aggiungono buoni pasto, tredicesima e quattordicesima e altre indennità. I livelli retributivi per il personale dipendono dal livello contrattuale (A1-F) e dalle voci fisse come il minimo tabellare, l’indennità di contingenza e la retribuzione di anzianità. Con il rinnovo contrattuale 2024–2027 sono previsti aumenti retributivi e modifiche ai buoni pasto, regolati dal CCNL applicabile.

La progressione verso un contratto a tempo indeterminato passa spesso attraverso una graduatoria specifica per stabilizzazioni: chi ha svolto almeno sei mesi con contratti a termine può concorrere all’inserimento stabile tramite le liste aggiornate annualmente. Un aspetto concreto e poco visibile è che le stabilizzazioni dipendono sia dal punteggio in graduatoria sia dalle esigenze territoriali; per questo motivo molti lavoratori continuano a inviare candidature spontanee nelle aree di interesse.

Per candidarsi è sempre necessario utilizzare la sezione aziendale dedicata, verificare i requisiti indicati nell’annuncio e tenere pronta la documentazione richiesta. Un’ultima osservazione pratica: il pagamento delle retribuzioni e le modalità amministrative seguono le scadenze previste in busta paga e le regole contrattuali, fattori che incidono sulla pianificazione personale di chi accetta incarichi temporanei.

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